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venerdì 27 dicembre 2013

DA MAMMUCCA A MAMMHATTA


Per un lungo periodo ho prodotto una quantità di latte che è proprio il caso di definire galattica. E non se ne voleva proprio andare. Latteria, Centraledellatte, forse Mammucca era il nomignolo più carino…
Circa un anno fa sono stata costretta a casa per quasi tre mesi, durante i quali si è verificata la mia trasformazione. Finalmente il latte se n’è andato (Evviva!) e con lui anche la Mammucca, ma al suo posto è comparsa la Mammhatta. Che cos’è? Un essere altrettanto compulsivo, sicuramente matto, che crea cappelli.

Eh si, sembra che sei proprio matta, fusa. Ma ti rivelo un segreto: i migliori sono matti.”

Grazie Lord Ascot, grazie di cuore. Sebbene qualche volta possa assomigliare anche ad Alice, soprattutto quando ho a che fare con lo Stregatto, che come ben sai ho sposato - ma questa è un’altra storia -, di certo spesso mi trasformo nel Cappellaio (Hatter o Hatta, nelle opere di Carrol).
E così faccio cappelli, cerco filati per cappelli, bottoni per cappelli, accessori per cappelli.
Da piccoli cerchi di filo si snodano girotondi, volute, spirali. Nella notte prendono forma, si animano, mi cancellano l’idea iniziale e mi suggeriscono altre vie, un decoro, un insolito abbinamento di materiali.
E così faccio cappelli.


Chi Blu petrolio

Questo, blu petrolio in misto alpaca con rifiniture in poliuretano e bottoni da cappotto vintage, l'ho scelto per me.

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